L'acido folico è la vitamina B9, serve alla riproduzione cellulare e, se carente, come è quasi necessariamente anche ponendo attenzione alla alimentazione, si possono manifestare difetti e carenze strutturali dell'embrione, generalmente posizionati in zona mediana, dove più tumultuosa è l'attività di riproduzione cellulare. Infatti, tali difetti comprendono tradizionalmente la spina bifida (difetti della colonna vertebrale), ma anche difetti dei setti cardiaci, il labbro leporino e la labiopalatoschisi, malformazioni renali e atresia anale.
Ne consegue che la donna avrebbe due possibili necessità preventive durante la vita fertile: o la contraccezione ad alta efficacia o l'assunzione di acido folico o alimentazione fortificata con acido folico, per donare ad ogni possibile prodotto del concepimento la giusta dose di acido folico necessaria alla riduzione del rischio di malformazioni.
Assumere 400 mcg al giorno e 4 mg (10 volte di più) nel caso di malformazioni in gravidanze precedenti, in tutto il periodo preconcezionale e i primi 90 giorni di gravidanza, riduce il numero di malformazioni, tanto da essere politica sanitaria, in tutti i paesi civili del mondo.
Il problema è che manca un politica preventiva diffusa come la fortificazione degli alimenti (aggiungere acido folico in cibi di uso comune) mentre il ricorso alle visite preconcezionali è molto modesto. Assumere acido folico preconcezionale è uno dei presidi della visita preconcezionale che non adotti una contraccezione sicura, ma i medici di base non prescrivono visite preconcezionali, che in ambito pubblico risultano prestazioni a ticket gratuito. La conseguenza è che l'acido folico preconcezionale viene assunto in Italia da meno del 20% delle donne, quando nel 2000 era il 3%. L'acido folico verrà quindi assunto solo a gravidanza iniziata dalla maggior parte delle donne gravide.
Purtroppo l'acido folico è utile già a partire dal 3° giorno di ritardo mestruale, quando inizia a formarsi il cuore e l'acido assunto dalla 7a settimana in avanti ha già mancato il periodo più importante dell'organogenesi.
La necessità di acido folico comunque continua in tutta la gravidanza e in allattamento secondo le indicazioni delle importanti Società scientifiche internazionali e nazionali. Per cui si continuerà ad assumere, ma con sempre minore importanza per le malformazioni, fino al compimento della 13a settimana, dove sarà opportuna una supplementazione insieme a DHA purificato.
Circa la metà della popolazione italiana ha un difetto enzimatico del metilentetraidrofolato reduttasi, enzima necessario al metabolismo dell'acido folico, con la conseguenza di un aumento di rischio di gestosi ipertensiva. Altri possono essere quindi le necessità della supplementazione.