Introduzione
Raramente la visita ginecologica è l’occasione per una patologia ginecologica. Parte preponderante del lavoro è l'emersione precoce di problemi di varia natura, una rara opportunità per predisporre una serie di pratiche preventive, al fine della conservazione dello stato di benessere.
L'empowerment della donna è l'obiettivo della visita ginecologica, permettere la catalogazione di sintomi da gestire senza ritardo, favorire la riabilitazione prima di proporre la chirurgia, lavorare sulle resistenze alla contraccezione come avvicinamento alla libertà di scelta.
Ogni età o condizione richiede attenzioni specifiche e questa tabella è la base di focus specifici che tendono ad affinare la ricerca dei disturbi o prevenzioni non praticate. Il tempo andrà utilizzato praticando le attività di indagine e prevenzione esposte di seguito.
Quali interventi per età o condizione: una tabella
Sono interventi da considerare per la loro efficacia nel ridurre e i danni personali e i costi sanitari. L’emersione di problemi spesso sottaciuti per problemi di intimità, riservatezza, imbarazzo, timidezza, depressione, è compito del ginecologo sensibile e concentrato, che segue un percorso di valutazione, indagine e prevenzione per età o condizione secondo la tabella seguente. Ad un approccio apparentemente schematico deve corrispondere la capacità di integrarsi con i bisogni non espressi.
Età periadolescenziale
1. della gravidanza indesiderata
2. delle malattie a trasmissione sessuale
3. HPV e vaccinazione
4. Contraccezione d’emergenza
5. Dismenorrea ed endometriosi
Età fertile
1. resistenze alla contraccezione
2. scuola della fertilità e prevenzione della sterilità
3. Prevenzione delle gravi patologie infettive (MTS) e gestione vaginiti
4. Vaccinazione rosolia
5. Prevenzione delle malformazioni (base infettiva, tossica, alimentare)
6. Assunzione di acido folico preconcezionale
Dal puerperio in poi
1. pro allattamento naturale
2. emersione della depressione
3. emersione e presa in carico dell'incontinenza urinaria
4. prevenzione delle gravidanze indesiderate e abuso del fumo
Dalla premenopausa in poi
1. prevenzione delle patologie cardiovascolari
2. prevenzione dell’osteoporosi
3. prevenzione delle artropatie
4. prevenzione dell'atrofia e dei tre sintomi correlati: dispareunia, S. da urgenza-
5. frequenza, cistiti ricorrenti
6. prevenzione dell'isterectomia 6. gestione incontinenza urinaria
Sempre
1. valutazione della violenza di genere: riconoscimento dei segni e dei sintomi
2. valutazione del pavimento pelvico con: studio del dolore mestruale, dispareunia
3. gestione clinica delle disfunzioni del pavimento pelvico, compresa l'incontinenza
Cosa deve essere comunicato
1. Va sempre considerata la necessità di spiegare le patologie e le strategie preventive
2. Va illustrata a cosa serve la terapia (strumento fondamentale per la compliance alla terapia)3. Vanno descritti gli effetti collaterali delle terapie e della contraccezione o dell’HRT4. Si devono segnalare gli effetti secondari a rischio e va gestita la risposta emozionale, soprattutto in un contesto dove la paziente abbia un rapporto scarsamente dialogato con il medico di famiglia
Ricade sulla riconsiderazione della tempistica
1. la cattiva gestione dei Cuptel
2. la non predisposizione di agende interne3. il ritardo delle pazienti in relazione al rapporto con gli impiegati la indisponibilità più o meno continuativa dell'infermiera, per impiego contemporaneo a più servizi4. Problemi organizzativi vari, come pagamenti, mancate prestazioni5. L'overbooking, che determina tempi lunghi in sala d'attesa, malumori e minore disponibilità delle utenti, impossibilità a concedersi pause6. Le inadeguatezze dell'hardware e del software utilizzato