Si è rotto il preservativo, si è sfilato il preservativo o non lo si era neanche messo, un atto di passione o "pensavo che ci pensassi tu", molto più drammaticamente una violenza sessuale, un rapporto non protetto di una qualsiasi donna, diventa necessità di una contraccezione post-coitale, da molti conosciuta come pillola del giorno dopo.
La spirale è il metodo più efficace, ma non è strettamente necessario, perché una precoce assunzione del Norlevo o Levonelle garantisce una elevata efficacia; è anche da preferirsi se la donna lo richiede come metodo contraccettivo anche dopo l'emergenza.
La pillola del giorno dopo è molto efficace se si assume al più presto dopo il rapporto a rischio. Qualsiasi consultorio deve dare risposta immediata per una valutazione rapida e la cessione diretta e possibilmente gratuita. Altrimenti è' necessario farsi prescrivere una ricetta non mutuabile con timbro e firma del medico, di uno dei due prodotti commerciali, Norlevo o Levonelle. Troverete successivamente dati bibliografici e le modalità di assunzione dei metodi più efficaci.
Sommario
1. Il modo migliore è averlo nel comodino L'importanza della assunzione precoce
2. Come si assume la pillola del giorno dopo? Migliore modalità di assunzione.3. Maggiore efficacia della nuova pillola del giorno dopo, al levonorgestrel. Dati OMS (1998). I dati storici dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
4. Qual'è il meccanismo di azione della CPC? Il metodo non è abortivo perchè allontana l’ovulazione
5. Fino a quante ore dal rapporto a rischio funziona? Assumerlo subito; in caso di ritardo funziona fino a 120 ore (5 giorni)
6. La contraccezione post-coitale, con la spirale
Il modo migliore è averlo nel comodino
Se si potesse prendere la pillola del giorno dopo, semplicemente girandosi e prendendo dal comodino la prima compressa di Norlevo, l'effetto contraccettivo d'urgenza sarebbe massimo.
Il compito di un uomo a cui si sia rotto il preservativo è immaginare, telefonare, procurare, accompagnare la sua donna per la prescrizione di Norlevo o Levonelle dal:
- medico di base
- consultorio familiare
- pronto soccorso dell’ospedale
- ginecologo di fiducia
- farmacista comprensivo (sarebbe necessaria la ricetta)
Il Norlevo è una confezione con 1 compressa di 1500 mcg di levonorgestrel, un progestinico che non ha mai dato, con questa posologia, flebiti o gravi effetti collaterali, e che rende rari la nausea e il vomito.
Come si assume la pillola del giorno dopo?
Avendo già chiarito che il modo giusto per avere il maggiore effetto contraccettivo è assumere subito il Norlevo o il Levonelle; il modo attuale e maggiormente efficace di assunzione è questo:
Il consiglio più aggiornato, consigliato: Una compressa di levonorgestrel da 1500 mcg o due da 750 mcg da assumere contemporaneamente.
Non sono noti effetti gravi e gli effetti collaterali sono modesti, eventualmente un pò di nausea o poco altro.
Altri metodi altamente efficaci, utilizzabili in Italia sono:
1. La spirale al rame entro 5-7 giorni dal rapporto a rischio
2. Due + due compresse di Evanor D a distanza di 12 ore. Una compressa di Plasil 30 minuti, ogni volta prima delle due compresse di Evanor D, per evitare la nausea o il vomito
3. Cinque compresse di Loette o Miranova e altre cinque a distanza di 12 ore. Plasil 30 minuti prima delle due assunzioni, per evitare la nausea o il vomito
Qual'è il meccanismo di azione della Contraccezione d'emergenza?
La contraccezione post-coitale che utilizza gli estro-progestinici o il progestinico da solo (levonorgestrel) ha l'effetto di ritardare l'ovulazione o di impedirla. Non si hanno evidenze che vi sia un'efficacia dopo l'ovulazione. Non si prevede un effetto abortivo.
Dopo l'eiaculazione gli spermatozoi risalgono l'utero e le tube e si posizionano sulla parte tubarica più vicino alle ovaie.
Qui gli spermatozoi, attendono l'ovulazione. L'ovulazione viene inibita o posticipata, gli spermatozoi muoiono. Anche ove avvenisse l'ovulazione gli spermatozoi sarebbero già morti e la fecondazione non avverrebbe.
Quindi non solo non c'è l'aborto, ma neanche la fecondazione.
Tra l'altro, attualmente dopo la prima moda di più di 20 anni fa, i progestinici ritornano nella sperimentazione della terapia della minaccia d'aborto spontaneo ripetuto. Si vuole verificare l'effetto dei progestinici contro l'aborto.
Un forte dosaggio ematico di levonorgestrel inibisce l'ovulazione, rimandandola del tempo necessario per evitare l'incontro fra ovulo e gli spermatozoi. Quindi non avviene la fecondazione semplicemente tramite un non incontro per sfasatura temporale.
Ecco perché è falso dichiarare che la pillola del giorno dopo ha un meccanismo abortivo: ma se non c'è stata neanche la fecondazione! La maggior parte dei fallimenti del metodo sono dovuti alla avvenuta ovulazione e quindi senza più un meccanismo per bloccare il destino biologico a meno che non si utilizzi la spirale.
Maggiore efficacia della nuova pillola del giorno dopo. Dati OMS (1998).
È del 1998 lo studio dell'OMS che compara l'efficacia delle compresse di Evanor D (2+2 a distanza di 12 ore), sistema classico (Yutzpe), rispetto al levonorgestrel (1+1 a distanza di 12 ore). La pillola del giorno dopo non è nata qualche anno fa con l'uscita del Norlevo, ma con l'assunzione di diverse posologie di pillole estroprogestiniche. Il sistema utilizzato anche da me, negli ultimi 20 anni, è stato l'Evanor D 2 compresse appena possibile e 2 a distanza di 12 ore, possibilmente con l'assunzione, mezz'ora prima, di una compressa di Plasil contro la nausea. Lo studio OMS del '98 evidenzia che:
Il levonorgestrel funziona meglio dell'associazione estro-progestinica (Yuzpe)
L'OMS ha recentemente riportato i risultati di uno studio clinico randomizzato, che paragona i risultati del trattamento con levonorgestrel e dell'estroprogestinico (schema Yuzpe) eseguito entro 72 ore dal coito. 1998 donne sono state randomizzate in 21 centri in 14 paesi.
Su 979 donne trattate con E-P 31 rimasero gravide (3,2%), mentre su 976 donne trattate con solo levonorgestrel 11 rimasero gravide (1,1%). I risultati furono poi esaminati per determinare il numero di gravidanze attese/evitate in base alle probabilità di concepimento conosciute nel periodo del ciclo in cui si era verificato l'incidente. Su questa base fu stimato che il levonorgestrel abbia prevenuto l'85% dei concepimenti, mentre l'E-P solo il 57%.
Schemi a confronto <24 h 24-48 h 48-72 h
Levonorgestrel 95 % 85 % 58 %
Yuzpe 77 % 36 % 31 %
Tabella 1. Efficacia della precocità di assunzione. Percentuale di gravidanze evitate con i due trattamenti rispetto alle attese
Ogni dose di Norlevo o Levonelle è di 1500 mcg
Lo schema Yuzpe prevede 2 + 2 compresse di Evanor D a distanza di 12 ore, una compressa contiene: levonorgestrel mg 0,25, etinilestradiolo mg 0,05. Per evitare la nausea e il vomito, possibili con lo schema Yuzpe si consiglia l'assunzione di Plasil una compressa, due volte, mezz'ora prima dell'assunzione delle 2 compresse di Evanor D, che corrispondono a 5 compresse di Loette o di Miranova.
Non contenendo estrogeni, il levonorgestrel è associato con meno effetti collaterali
Gli autori dello studio OMS concludono che i programmi di pianificazione familiare che prevedono la contraccezione di emergenza dovrebbero provvedere a cambiare dallo schema Yuzpe al solo Levonorgestrel (Norlevo o Levonelle). Rimane la disponibilità del farmaco.
Fino a quante ore dal rapporto a rischio funziona?
Si può assumere fino a 5 giorni dopo, 120 ore, dal rapporto a rischio.
L'ovulazione varia dal 7° al 22° giorno anche nelle donne con ciclo regolare di 28 giorni. Si è scoperto che la donna è fertile circa 5 giorni prima dell'ovulazione e fino a circa 12 ore dopo l'ovulazione. Non è possibile, quindi, per una coppia, poter prevedere dal giorno del ciclo, quando la donna è fertile. In mancanza di controlli ecografici, che mostrino un quadro indicativo di basso rischio ovulatorio, non è possibile evitare una contraccezione post-coitale.
È stato valutato che statisticamente l'effetto del levonorgestrel può coprire fino alla 120° ora, inibendo e rimandando l'ovulazione.
Ovviamente ogni attesa, può permettere che l'ovulazione avvenga. In quel caso la contraccezione del giorno dopo non è più efficace. Con il passare delle ore si riduce gradualmente l'effetto contraccettivo, proprio perchè l'ovulazione potrabbe essere avvenuta.
La contraccezione post-coitale, con la spirale
La spirale funziona se inserita fino a 5-7 giorni dopo il rapporto sessuale a rischio. Come fa ad evitare una gravidanza?
Il meccanismo di azione della spirale inserita dopo il rapporto sessuale è l'alterazione delle cellule della mucosa dell'utero, in modo tale che si determini una difficoltà per l'uovo fecondato a impiantarsi nella mucosa uterina. Questa volta quindi l'ovulazione e la fecondazione sono già avvenuti anche se la gravidanza, interazione diretta dei tessuti materni e embrio-fetali, inizia solo dopo l'impianto. In realtà non avviene un aborto.
Ma anche se tecnicamente non avviene un aborto, i cattolici che diano valore alla fecondazione ne possono tenere conto.
L'efficacia è molto elevata, ancora superiore alla pillola del giorno dopo ed è il metodo da consigliare, se la donna ha intenzione di proseguire l'utilizzo del metodo anche successivamente o per chi vuole assolutamente ridurre il rischio di gravidanza indesiderata.
22/gen/2011