Il virus HPV (Human Papilloma Virus), come si prende
Tale virus viene comunemente e immediatamente scambiato già dal primo rapporto sessuale senza preservativo o per l’uso promiscuo di materiali umidi come indumenti e salviette intime o per contatto del bordo di una piscina o di legno umido tipico delle palestre e delle docce comuni. In un colpo solo si possono prendere anche più sierotipi di HPV sia di basso che di alto rischio.
HPV, quali conseguenze
I danni di questo virus sono condilomi acuminati, tumori non invasivi e i tumori invasivi.
I condilomi acuminati sono escrescenze dure della pelle o delle mucose, facilmente individuabili alla visita ginecologica, di consistenza dura anche quando piccoli, che possono scomparire o aumentare progressivamente di volume, annidandosi in vagina, sulla vulva, sul collo uterino, in bocca, sulla lingua, a livello uretrale, anale e rettale. I condilomi sono meno pericolosi delle patologie seguenti, non attentano alla vita, ma vanno curati e possono esitare in danni provocati dalle terapie con bruciature, meglio con laser, quando si è vicini alle zone vulvari interne, più delicate. La prescrizione di una crema anti-virale può essere indicata in alcuni casi a rischio di danni da terapia.
La patologia che vogliamo trovare precocemente è la displasia o lesione di basso o alto grado cervicale, tumori non invasivi in quanto lesioni sempre curabili senza alcuna mortalità, le cosiddette lesioni cervicali precancerose: i CIN 1,2,3 ormai ridenominate LSIL (lesioni di basso grado) o HSIL (lesioni di alto grado). Le più recettive sono le donne più giovani, ma quasi tutte ne sono portatrici in un determinato periodo della propria vita, spesso per liberarsene senza accorgersene. Il virus determina infatti cambiamenti cellulari che possono regredire.
Purtroppo in 3500 casi l’anno, in Italia l’HPV determina soprattutto un tumore invasivo. Circa 1000 donne poi muoiono in Italia di questo tumore chiamato "carcinoma della portio” o "carcinoma del collo dell’utero". L’HPV può determinare anche il tumore anale, vaginale, vulvare, laringeo e del cavo buccale, da indagare nel caso anche in corso della visita ginecologica.
Il virus HPV è solo un fattore di rischio e non una malattia. La sua positività porta, come nel caso del pap test alla esecuzione di una colposcopia, un esame eseguito con un binocolo ad ingrandimento e alcuni liquidi che permettono di evidenziare quadri patologici su cui effettuare una biopsia.