Dal dolore mestruale alla cronicità

1) le prostaglandine determinano il dolore mestruale e se non vengono ridotte con terapie, oltre a determinare il dolore mestruale favoriscono la migrazione dei macrofagi, cellule di difesa immunitaria, pieni di granuli, vere e proprie bombe a grappolo.

2) i macrofagi migrano verso l'infiammazione in numero progressivamente maggiore e degranulandosi rilasciano istamina che favorisce vasodilatazione, edema.

3. Il Nerve Growth  Factor stimola la crescita di fibre nervose afinalistiche che conducono il sintomo del dolore anche in assenza di uno stimolo specifico. Il guaio è compiuto, adesso il dolore non necessita più di infiammazione, sono i nervi stessi che conducono il segnale di una infiammazione che anche se non c’è produce dolore e contrazione muscolare

4. La contrazione muscolare conseguente, con le variazioni microvascolari, contribuisce a rinforzare il quadro precedente (se non ne é la causa iniziale) e a mantenere il quadro di cronicità. 


Dolore mestruale come motivo di visita ginecologica

La visita ginecologica media è 29 minuti di comunicazione verbale e 1-2 minuti di valutazione manuale. Il dolore mestruale richiede una visita ginecologica anche a partire dal menarca, ma se vergine non sarà indispensabile la valutazione a livello vaginale o anale, il colloquio è fondamentale e molto più importante. Nessuna ragazza dovrà preoccuparsi di dover eseguire una visita manuale.

Si parlerà invece della causa delle mestruazioni, della loro finalità, si dovrà costruire una visualizzazione del dolore. Solo in certi casi saranno necessari esami strumentali. L’incontro con un ginecologo deve essere piuttosto lo strumento conoscitivo migliore per la crescita individuale di chi incontra mestruazioni difficili e non interlocutori preparati al trattamento del dolore mestruale di un’adolescente.

Il dolore mestruale viene avvertito alla schiena nella regione lombare, avanti in basso al centro della pelvi, ma con localizzazioni addominali anche laterali e possibili irradiazioni alle gambe. A quel punto va valutata l'intensità e la durata e la relazione con l’insorgenza della mestruazione. Si stabilirà insieme se si tratta di un livello di dolore da non accettare e sottoporre a terapia.


Capitolo endometriosi

Lo sviluppo di mucosa uterina fuori dal contesto uterino, magari in cavità addominale, è la principale causa di dolore mestruale anche se indagini invasive non la trovano in più del 50% dei casi.

Il dolore mestruale da endometriosi va curato con la contraccezione ormonale (anche endouterina) e il dolore mestruale intenso senza endometriosi anche.

L’utilizzo della pillola contraccettiva, una spirale progestinica, una gravidanza, possono contenere o far regredire l'endometriosi. La mancanza di gravidanze o di contraccezione ormonale può favorirne l'estensione fino a determinare dolori più forti o quadri aderenziali intraperitoneali. Se non si cercano gravidanze non sarà opportuna la terapia contraccettiva ormonale? E cosa dire alle adolescenti? 


Uso dell’amenorrea per impedire lo sviluppo delle lesioni o cisti endometriosiche

Vi sono due modi di procurare la mancanza di mestruazioni (amenorrea): con contraccettivi ormonali estroprogestinici (pillola, anello vaginale, cerotto, iniezioni estroprogestiniche non disponibili in Italia) oppure con farmaci che inducono un quadro ormonale simile alla menopausa (gli analoghi del GnRH).

Tra i due metodi solo la contraccezione ormonale orale, transdermica, transvaginale, intrauterina, intramuscolare è praticabile per un tempo prolungato. Gli analoghi del GhRH determinano uno stato menopausale temporaneo, uno stato di carenza ormonale, è indispensabile in determinati casi che non è praticabile per più di 3-6 mesi.

La pillola è una condizione di "pieno ormonale", lo stato menopausale è un quadro di "vuoto ormonale”, con conseguenze gravi come l’osteoporosi. 

Nel periodo fertile si può utilizzare la pillola con modalità continuativa, evitando le mestruazioni, senza avere ripercussioni da carenza ormonale come l’osteoporosi, né effetti negativi sulla salute. Se non vi sono mestruazioni non sanguineranno neanche le isole endometriosiche, che difficilmente scompariranno ma si potranno ridurre come le cisti ovariche endometriosiche (cistomi).

In caso di di cistomi endometriosici c'è da ricordare l'azione anti-cancerogena sull'ovaio che permette la gestione medica conservativa, evitando l’intervento, (anche successivamente all’insorgenza della menopausa spontanea). Nel capitolo dell'endometriosi, su diagnosi, prevenzione e terapia medica, sono reperibili altre considerazioni.

© Maurizio Orlandella 2014