Contesto Internazionale e Italiano


Poco dopo l’insediamento di Bush alla Casa Bianca, la politica americana sul diritto all’aborto e i servizi di family planning, ha subito un netto cambiamento, con sostanziale blocco dei finanziamenti alle associazioni no profit che operano nel mondo. Nel “Planned Parenthood Report on the Bush Administration and Its Allies: The Assault on Birth Control and Family Planning Programs” dell’ottobre 2003 della sede americana dell’IPPF (International Parentwood Planned Federation) denuncia che “è chiaro che l’amministrazione Bush ha l’obiettivo di impedire l’accesso in questo paese e in tutto il mondo ad un sicuro aborto legale nei vari stadi della gravidanza” ed elenca i vari elementi dell’attacco ai servizi di family planning.

In Italia è evidente la legittima pressione, effettuata sulla legge sulla procreazione assistita dal Movimento per la Vita, che aderisce al forum delle Associazioni Familiari, come primo passo propedeutico alla revisione della legge 194. A questo è funzionale il rivendicare i diritti dell’embrione, con il riconoscimento dei diritti di cittadinanza; tra cui un diritto ad esistere identico a quello della madre?

Non c’è attualmente un attacco diretto alla 194, che vede sondaggi addirittura migliori rispetto al risultato del referendum; intanto in regioni come la Lombardia, i servizi di family planning e consultoriali, vengono progressivamente depotenziati, con riduzione del personale, blocco dei finanziamenti, assenza di progetti di screening del collo dell’utero, rifiuto delle politiche di promozione della salute, chiusura delle sedi periferiche che operano nei pressi dei consultori privati confessionali..

Da parte laica si è assistito ad un silenzio dei movimenti, della politica e delle donne sia in relazione alla promozione delle salute, che sulla necessaria evoluzione dei servizi consultoriali. Incominciare a parlarne, forse questo era il senso di questa prima iniziativa del Convegno con la CGIL. La dichiarazione pubblica di questa confederazione di interessarsi con nuovo impegno, per una stagione di diritti, welfare e nuovi servizi ci ha spinti all’incontro tra associazioni e sindacato.

© Maurizio Orlandella 2014