POMI. Il Piano Obiettivo Materno Infantile


L’A.Gi.Co. richiede l’attivazione delle politiche di promozione della salute in tutto il territorio nazionale. Tali attività richiedono finanziamenti specifici e precise modalità operative.

Non c’è dubbio che le politiche di promozione della salute, possono garantire la diminuzione del divario degli indicatori di salute, tra popolazione ad alto e basso reddito, ritornando oltre ad una salute migliore, una quota di salario reale. È questo il principale elemento di sanità democratica: ricercare la popolazione che non risponde spontaneamente alle politiche di prevenzione, permette di rivolgersi proprio alle persone che non tendono a utilizzare i servizi.

I “pretesti” per ricercare la popolazione sono i tre progetti strategici che si rivolgono al percorso nascita, adolescenti, prevenzione dei tumori femminili.

Il metodo prevede 7 aspetti essenziali + 1 (implementazione) elemento fondamentale per i ginecologi

  1. Chiara definizione di obiettivi di salute specifici
  2. Descrizione dei sistemi e degli indicatori di salute
  3. Identificazione della frazione della popolazione generale, soggetto dell’indagine
  4. Identificazione di adeguate e articolate modalità di offerta attiva
  5. Caratterizzazione delle modalità di esecuzione di attività efficaci nella pratica
  6. Descrizione dei risultati attesi associati alle attività previste e agli obiettivi posti
  7. Prevedere indagini sui fattori di rischio della non rispondenza, sia sull’incidenza dei problemi che la strategia intendeva prevenire nella sezione di popolazione bersaglio raggiunta


Ma è l’implementazione che permette al ginecologo territoriale di trovare una sua specificità clinica, in progetti che in gran parte dovranno essere portati avanti da personale non medico: quindi implementazione dei progetti principali con altre attività come la prevenzione dell’isterectomia, la diagnostica uroginecologica, la contraccezione per patologia benigna, problematiche dell’aging, le malattie a trasmissione sessuale, ecc.

Come garantire ai cittadini italiani una copertura omogenea su tutto il territorio, dell'azione preventiva nel campo della salute riproduttiva? Concordiamo sulla necessità di servizi di promozione della salute, sul metodo di lavoro, sulla distribuzione dei consultori sul territorio e in particolare su un aspetto che dovrebbe essere considerato in particolar modo dal sindacato: se è vero che le politiche di promozione della salute sono efficaci, nel ridurre il divario degli indicatori di salute, di popolazioni ad alto e basso reddito, tali servizi possono essere considerati parte del salario reale delle famiglie e sono necessarie indagini che quantifichino l'impatto economico di tali politiche.

© Maurizio Orlandella 2014